Come annaffiare le piante nel modo giusto, senza sprechi di acqua?

La crisi idrica, anche conosciuta come “emergenza siccità”, degli ultimi mesi ci sta chiedendo di considerare in maniera attenta ogni utilizzo di acqua, misurando con attenzione anche le innaffiature di orti e giardini.
Dunque stabilire il corretto regime di innaffiatura è un primo criterio, intuitivo ma fondamentale, per non sprecare acqua.
Osservare le proprie piante è il primo passo per saperle curare al meglio. Le piante sono fondamentali per la nostra salute, perché oltre ad alleviare lo stress mentre ci prendiamo cura di loro, hanno un impatto positivo sull’ambiente che ci circonda.
Innaffiare le piante non è mai sprecare acqua dato che esse restituiscono all’ambiente molto più di ciò che tolgono, non solo in bellezza a anche in ossigeno.
- Innaffiature troppo frequenti
- Mini guida su come annaffiare al meglio le tue piante, senza sprechi di acqua
Innaffiature troppo frequenti
Spesso capita che le piante di casa soffrano a causa di annaffiature troppo frequenti: siamo convinti di somministrare la giusta dose di acqua, in realtà alcune volte sbagliamo per eccesso.
Di quanta acqua abbiano bisogno le piante e con quale frequenza, dipende da molti fattori.
Teniamo sempre presente che ogni specie vegetale ha le proprie esigenze e quindi il fattore principale da tenere in considerazione è l’origine della pianta: a seconda della zona climatica di provenienza, la pianta ha diverse necessità rispetto alle quantità di acqua.
Ne abbiamo parlato in questo articolo, dove abbiamo chiarito della differenza fra piante che amano la siccità e piante che amano l’umidità, proprio in base alla loro origine.
Mini guida su come annaffiare al meglio le tue piante, senza sprechi di acqua
Le piante hanno bisogno di acqua, in quantità e con frequenza diversa di stagione in stagione: è sbagliato pensare che ci possa essere una regola fissa o una cadenza regolare nel bagnare le piante.
Ecco alcuni segnali per capire se è ora o meno di annaffiare le piante:
- Ciclo vegetativo
- L’acqua nel sottovaso e nella terra
- Innaffiare piano e in abbondanza
- Miglior orario per innaffiare le piante
- La dimensione del vaso, influenza l’innaffiatura?
- Se non ho tempo di bagnare le piante?
Ciclo vegetativo
È importante riconoscere i segnali delle piante e monitorare con costanza il terriccio, per capire se è il momento giusto per bagnare. Osservare il ciclo vegetativo della pianta è un buon metodo: infatti quando la pianta cresce ha bisogno di sostanze nutritive e di acqua per produrre nuove foglie o fiori (primavera ed estate). Quando le temperature sono rigide o comunque più fredde, per molte piante da appartamento inizia il periodo di riposo vegetativo: in questa circostanza le piante hanno meno bisogno di acqua e nutrienti.
L’acqua nel sottovaso e nella terra
Evitare l’acqua stagnante nei vasi e di bagnare sul bagnato: è importante sapere che un eccesso di umidità danneggia le radici della pianta, compromettendo l’assorbimento delle sostanze nutritive e quindi un adeguato sviluppo. Ecco perché dovremmo far asciugare sempre il substrato tra un annaffiatura e l’altra. Quanto ci mette la terra ad asciugarsi dipende dalla temperatura e dall’evaporazione, invece quanto la terra debba asciugarsi dipende anche dalla specie delle pianta: ad esempio, le piante grasse tollerano periodi più prolungati di assenza di umidità, mentre le piante verdi come i philodendron o altre piante tropicali apprezzano una minima costante di umidità (non ristagno).
Per evitare che l’acqua ristagni si dovrebbero utilizzare esclusivamente i vasi forati, che consentono la fuoriuscita di acqua in eccesso che andrà nel sottovaso (per non sprecare l’acqua possiamo riutilizzare questa per bagnare altre piante).
Innaffiare piano e in abbondanza
Meglio annaffiare in abbondanza e lentamente piuttosto che spesso, ma in misura ridotta: alle piante non piace essere bagnate poco e frequentemente. Per questo esiste la tecnica del dito: per percepire l’umidità si infila il dito nella terra o si usa un bastoncino per arrivare più in profondità. Quando si decide di innaffiare tutte le radici dovrebbero ricevere l’acqua e la terra va idratata in modo uniforme. Ricordiamoci che la terra deve avere il tempo per assorbire l’acqua: annaffiare frettolosamente quindi non è salutare per le piante.
Miglior orario per innaffiare le piante
A che ora si bagnano le piante? Il momento ideale per bagnare le piante è la mattina o la sera tardi. Nelle ore più calde si rischiano sbalzi termici, ustioni alle foglie e anche evaporazioni (l’acqua evapora prima di essere assorbita dalle piante). Allo stesso modo, bisogna porre attenzione anche alla temperatura dell’acqua di annaffiatura: né troppo calda, né troppo fredda per evitare appunto shock termici.
La dimensione del vaso, influenza l’innaffiatura?
Nei vasi di grandi dimensioni, il terriccio riesce a trattenere più a lungo l’umidità, perché i raggi solari agiscono solo sul substrato superficiale. I vasi piccoli invece, che contengono poco terriccio, dovrebbero essere innaffiati più frequentemente, specialmente d’estate e se esposti al sole.
Se non ho tempo di bagnare le piante?
Se avete paura di dimenticarvi o proprio non avete tempo per irrigare le piante, ci sono delle soluzioni studiate apposta per voi!
Per le piante d'appartamento si può ricorrere a gel che rilasciano gradualmente umidità nel terriccio si tratta di acqua complessata, che a contatto con aria e il terreno si degrada rilasciando liquidi alle radici. Hanno un’autonomia di 10-15 giorni e sono indicati anche in caso di assenze prolungate. Oppure esistono delle ‘carotine’ che vanno montate sul tappo della bottiglia e inserite nel terreno.
Per le piante coltivate sul terrazzo la soluzione migliore è un impianto fisso di micro irrigazione gestito da una centralina.
Nel nostro Garden Center Cattaneo Vivai sono disponibili dei kit facilissimi da montare che risolvono definitivamente il problema.
Gli irrigatori a goccia permettono di dosare l'irrigazione quando e dove necessario (evitando e riducendo al minimo qualsiasi spreco di acqua). Mentre una centralina assicura la condizione ottimale per la crescita delle piante e ci libera da questo compito anche quando siamo in vacanza. In alternativa, sempre sul terrazzo, possiamo ricorrere a dei kit con serbatoio, tipicamente concepiti per l’irrigazione delle piante in nostra assenza durante le vacanze, ma nessuno ci vieta di usarli tutti i giorni.
L'impianto di micro irrigazione è simile a quello appena descritto, ma al posto del rubinetto c'è un serbatoio, spesso dotato di un programmatore che scandisce gli orari di irrigazione. Quest'ultima soluzione è utile per chi non avesse un rubinetto sul terrazzo.
Chiedici consiglio o vieni a trovarci per risolvere tutti i problemi relativi alle tue piante o trovare soluzioni che ti aiutino nella loro cura.
Ti aspettiamo!